Ciao a tutti
Ci eravamo lasciati commentando la stranissima stagione estiva con la sua siccità e aridità modella deserto, ed ora invece ci troviamo di fronte un inverno che non vuole mollare, che si tiene aggrappato alla sua poltrona con unghie e denti. E dire che ne ha combinate: cinque giorni consecutivi di tosta nevicata passati a fare il tifo per le nostre serre, incitandole a resistere e a non piegarsi a quel bianco peso. Ma grida e cori da stadio non potevano bastare e così ci si dava da fare a colpi di scopa cercando di ripulirle il meglio possibile. Una gran fatica che a lavoro terminato non sembrava neanche di aver compiuto tanta era la neve che cadeva dal cielo. Poi un giorno di sole e giù a piovere come se dovesse rifarsi della lunga siccità estiva.
La terra ora è ancora bagnata e bisogna aspettare un po’ prima di passare all’azione, ma per fortuna si può piantare qualcosa nella “serra monella”. Ecco questo è stato un altro lavoro affrontato nella “brutta stagione”, abbiamo dato vita a strade, piazze, vicoli e viali qui a konoha realizzando un vero e proprio borgo con tanto di abitanti certificati. E’ stata lanciata infatti la campagna “adotta un albero” che si poneva l’obbiettivo di prendersi la responsabilità, per chi volesse, di scegliere un albero e donargli forza ed energia per crescere bello e sano. Così dopo aver realizzato per ognuno di loro una targhetta in legno riciclato è stato scritto su di essa nome e varietà dell’albero accompagnato dal suo protettore energetico.
Konoha è già un sogno che si realizza ma questo non basta, non può bastare perché una volta che inizi a dare vita ai desideri ti accorgi che tutto è possibile, proprio tutto. Da qui il titolo dell’articolo, infatti poche settimane fa è stato pubblicato un romanzo scritto da me che racconta di come la vita a volte può mostrare il suo lato più duro e ruvido, farti sentire sconfitto e lasciarti quasi senza speranza. Si quasi, perché se cadiamo è solo perché in noi esiste una grande forza capace di farci rialzare e puntare a vette che senza quella caduta non avremo mai pensato di raggiungere.
Gianfranco Luiso
